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 Già l’anno scorso alcuni dei monologhi erano stati interpretati in italo-veneziano e letti in anglo-scozzese proprio al Padiglione scozzese della Biennale di Architettura, nel giardino di Ca’ Zenobio, su invito dell’artista Peter McCaughey. Ma se in quell’occasione gli stessi pezzi erano stati resi nelle due lingue, questa volta lo spettacolo alterna monologhi recitati in italo-veneziano dai loro autori-attori e altri letti in inglese da artisti madrelingua.


L’obiettivo di questa rappresentazione “mista” del teatro di cittadinanza è di suscitare l’interesse di un pubblico diverso e di animare una discussione che includa punti di vista sempre nuovi.