Considero come premessa il mio recente articolo Complessità, resilienza e turismo consapevole pubblicato in questo sito e sulla rivista online Ytali

 

Le note che seguono sono be lungi dall’essere esaustive, attendono anzi di essere corrette e arricchite. Il criterio applicato è quello di indicare le cose che possiamo fare noi da subito, non tanto (pur senza porre limiti alla provvidenza) quello che vorremmo che il governo, il potere locale, le istituzioni ecc. facessero.

 

Mentre chiariamo il quadro concettuale, dobbiamo verificare se abbiamo la capacità di lavorare per creare un’interfaccia fra una domanda turistica qualificata e le diverse realtà che dovrebbero far parte della rete locale del Viaggiare consapevole.

 

Il modello del viaggiatore consapevole

Quello che bisogna creare è un modello positivo di viaggiatore adeguato a questi tempi. Attualmente un modello di questo tipo non esiste (anche se tentativi positivi di crearlo non mancano): nell’immaginario collettivo è stato soppiantato dal modello del “turista industriale”. Questo modello è di massa, che, per diverse ragioni, pare non essere adeguato. All’inizio il modello del viaggiatore consapevole sarà fatalmente in gran parte solo ideale o minoritario. Ma se dimostrerà di essere “all’altezza dei tempi”, potrà fare tendenza.

 

Due principi: allontanare e rallentare.

La velocità nei viaggi consuma le distanze e appiattisce le differenze locali: il mondo diventa un grande frullato.

Bisogna perciò che il viaggiatore ideale sappia “allontanare” la sua meta, rimarcarne la distanza e le differenze dal luogo da cui proviene.

L’accurata preparazione del viaggio prima della partenza è il modo più efficace per allontanare e dare spicco alla meta.

Il viaggiatore modello si forma nella preparazione a distanza del suo viaggio, nel dialogo con l’interfaccia locale. Sarà egli stesso a progettare, in base ai suoi interessi, a decidere gli itinerari esperienziali da compiere durante la sua residenza a Venezia, cosa potrà fare per la città.

Perciò: meno viaggi, più accuratamente preparati, soggiorni più lunghi, più profondamente e intensamente vissuti.

 

Memorie di viaggio

All’allontanare e al rallentare rimanda indirettamente il ricordare:

Si può pensare a una serie di pubblicazioni on line su un sito multilingue ad hoc di significativi diari di viaggio, scritti da viaggiatori durante il loro soggiorno, o inviati al loro ritorno a casa.

 

Le quattro compatibilità

La strategia del viaggiare consapevole è definita riguardo a quelle che indichiamo come le quattro grandi compatibilità:

  • ambientale

  • culturale

  • economica

  • sociale

 

Compatibilità ambientale

 

Viaggio di avvicinamento

Richiederà un calcolo dell’impatto medio di un viaggiatore in relazione al mezzo di trasporto, alla distanza che percorre per arrivare in città, ai tempi della permanenza.

Bisognerà saper consigliare la durata ideale per una vera conoscenza del luogo, i mezzi di trasporto più adeguati al viaggiatore a seconda che venga, per esempio, da Vienna, da Francoforte, da Parigi, da Los Angeles, da Pechino, ecc. indicando anche le modalità per una compensazione ambientale. I mezzi da usare per gli spostamenti in loco (a piedi, mezzi pubblici, tipo di mezzi privati, in rapporto alla quantità di emissioni, al moto ondoso, ecc.).

Si può pensare all’istituzione di un “fondo di compensazione”, al quale il visitatore versa una somma stabilita, che sarà investita nella riduzione delle emissioni, in base alla distanza percorsa e all’impatto ambientale del mezzo utilizzato.

 

Esperienza ambientale

La città e il suo ambiente. La complessità lagunare, l‘interazione tra equilibri economici e sociali e quelli ambientali. Visite alla fauna e alla flora lagunare, incontri sui temi dell’emergenza ambientale a Venezia, progetti in corso, ecc.

 

Compatibilità economica

Residenza in loco

Il viaggiatore sarà orientato verso alberghi e bed and breakfast e luoghi di ristorazione rispettosi dei criteri indicati dal Manifesto per il turista consapevole.

 

Compatibilità culturale

Esperienza della storia della città

Possibilità di seguire corsi da remoto online in lingua di storia di Venezia, fino alla contemporaneità, possibilità di vista ai luoghi e ai monumenti storici di cui si è appreso durante i corsi.

 

Esperienza dell’arte

Arte e città a Venezia. L’arte del passato, l’arte contemporanea, corsi on line in lingua da remoto, visite e incontri in presenza con artisti veneziani, associazioni d’arte locali, ecc.

 

Esperienze con il mondo produttivo

La città e le sue materie (legno, pietra, acqua, ecc.)

Presentazione di filiere (per es. del legno, del vetro, ecc.).

Incontri con artigiani veneziani, visite a botteghe, laboratori e squeri.

 

Compatibilità sociale

Incontri con e associazioni e soggetti politici, culturali e sociali di Venezia, dai quali potranno nascere confronti di esperienze progetti e sinergie con i viaggiatori e i loro luoghi di provenienza.